Sito web: www.bandabrisca.it
Una band radicata tra le colline dell’alto Monferrato e l’Appennino alessandrino, dal sapore aspro e stuzzicante, come suggerisce il nome. Una proposta a ballo tra le più convincenti ascoltate, un gruppo che ha saputo occupare un posto di rilievo nel mondo del bal folk e dintorni, spaziando e spopolando dalle regioni del mezzogiorno d’Italia ed in Europa.
L’approccio spontaneo e stimolante fatto di passione per la musica e senso della scena. Non un semplice bal folk, uno spettacolo ricco di humor, che coinvolge e sollecita ascolto e partecipazione. Una proposta strumentale e vocale altamente energetica. Ventiquattro anni di presenza nel mondo folk hanno permesso alla band di superare i 1200 concerti in tutta Europa.
All’attivo della BandaBrisca due CD.
BandaBrisca è anche associazione culturale che sviluppa iniziative sulla danza tradizionale.
Organizza da anni i festival “Terra e Vino”, “BelinBal”, collabora all’organizzazione del festival “Dantzas” in Sardegna, all’”Appennino Folk Festival” ed è membro attivo dell’organizzazione “Gran Bal Trad”.
Artisti:
Bernardo Beisso: voce, chitarra, basso, cajun
Andrea Capezzuoli: organetto, voce
Jacopo Soler: flauto traverso, voce
Rosy Traverso: danza
Cecilia Bisio: danza
Il gruppo dei Ballade Ballade Bois nasce nel 2009 da un’idea di Carlo Boeddu, con l’intento di far ballare le piazze a ritmo di musica tradizionale sarda, ma con una formula differente da quella più classica fatta di un solo strumento, di solito l’organetto e le launeddas.
Da allora trasmettono la passione per la musica e i balli sardi tra i danzatori di tutta Europa grazie alle numerose partecipazioni a Festival e workshop internazionali.
A Dantzas sono i padroni di casa e con l’entusiasmo e la passione che li caratterizza sapranno coinvolgere tutti i partecipanti con i loro strumenti e le loro voci.
Artisti:
Carlo Boeddu: organetto
Carlo Crisponi: voce
Fabrizio Bandinu: chitarra e mandola
Gianmichele Lai: trunfa, voce
Giuseppe Cillara: cajón
Iskraría: un crocevia di suoni e culture dal cuore del Sud Italia. Questo trio, composto da tre polistrumentisti eclettici provenienti da tre regioni d’Italia intrise di storia e folklore – Sardegna, Calabria e Puglia – si propone come un ponte sonoro tra passato e presente, tra radici e orizzonti lontani. Iskraría non si limita a riproporre i repertori tradizionali delle loro terre d’origine; piuttosto, li esplora con occhio attento e orecchio curioso, svelandone le intime connessioni, le consonanze nascoste, le vibrazioni che riecheggiano da una regione all’altra.
Il concerto di Iskraría è un viaggio immersivo nella ricchezza sonora di queste tre culture, un’indagine sulle radici comuni che le legano e, al contempo, una coraggiosa fusione con i linguaggi musicali del Mediterraneo e del bal folk europeo.
Immaginate un racconto che si dipana tra le voci evocative dei canti sardi e calabresi, intrisi di malinconia e passione, e l’incontro inaspettato con i ritmi dell’Andalusia e le melodie dei Balcani. Sentite la spinta irresistibile che sale dai piedi, guidata dal Sonu a ballu dell’Aspromonte, dai ritmi ancestrali dei balli sardi e dalla pizzica-pizzica delle Puglie, un invito alla danza e alla condivisione.
Iskraría, con la loro musica, traghetta gli archetipi di questo mondo sonoro millenario nel contemporaneo, donando nuova linfa vitale a tradizioni secolari e creando un linguaggio musicale originale e profondamente suggestivo. Un’esperienza musicale che trascende i confini geografici e temporali, un invito a scoprire la bellezza e la potenza del folklore rivisitato con creatività e rispetto.
Artisti:
Domenico Celiberti (Andria – Bari)
Mico Corapi (Gioiosa Ionica – Reggio Calabria)
Simone Pistis (Lanusei – Ogliastra)
Jaume Parra (Badalona, 22 aprile 2002).
È un giovane fisarmonicista che ha iniziato a suonare la fisarmonica all’età di 12 anni grazie all’ispirazione del suo più grande maestro, Kepa Junkera.
Jaume si è nutrito di due culture diverse: quella catalana (la sua terra natale) e quella basca, ma ama anche trarre ispirazione e imparare da diverse tradizioni musicali ovunque vada, tra cui la Sardegna.
Attualmente è compositore e sta lavorando all’incorporazione del quinto dito, una tecnica rara nella fisarmonica diatonica a due file.